giovedì 17 febbraio 2011

Bayerische Motoren Werke

Per tutti, semplicemente, BMW
di Vincenzo Toccaceli
Fotografie: Jeff Wilcox, Andreas Jacobb
Un’auto, un mito, una delle case automobilistiche più ambite e desiderate, un prodotto Tedesco che da sempre ha diviso gli appassionati delle quattro ruote, tra chi si schierava per lei e chi per la Mercedes. Da sempre fatta per un pubblico giovane ed esigente, grintosa ed elegante, ha prodotto modelli caratterizzati da robustezza, affidabilità e grinta.
Bmw Mille Miglia Coupé, qualcosa da far girare la testa: un ponte tra passato e futuro, basata sulla Z4M Coupé, è un tributo dalla casa bavarese, alla più importante competizione di auto storiche del mondo. La nuova Bmw reinterpreta le forme della BMW 328MM Coupè, guidata da Fritz Huschke von Hanstein e Valter Baumer, che vinse la Mille Miglia nel 1940.

Un po' di storia
Il 7 marzo 1916 nasce la Bayerische Flugzeug-Werke (BFW) con l’assorbimento della Otto-Werke. Il terreno della BFW viene poi rilevato nel 1922 da BMW.
La Bayerische Motoren Werke considera la data di costituzione della BFW come propria data di nascita. Il 21 luglio 1917 l’ex Rapp-Motorenwerke cambia nome: nasce la Bayerische Motoren Werke GmbH. Grazie alle commesse di guerra, la piccola azienda cresce rapidamente. Ai margini dell’aeroporto militare di Oberwiesenfeld di Monaco, l’azienda costruisce uno spazioso stabilimento, proporzionato alla forte crescita della produzione, dove fino al 1918 si producono motori per aerei militari. Puntualmente, in occasione dei Giochi Olimpici del 1972, è pronta la nuova centrale del gruppo BMW. Nel 1973, quando viene il trasloco, la crescita travolgente di BMW ne rende ormai insufficienti gli spazi. Dal nuovo edificio amministrativo, accanto al Museo BMW, si vede il tetto del padiglione che sovrasta il parco olimpico di Monaco, simbolo di prosperità, autonomia e perfezione tecnica, con un pizzico di utopia. Nei primi anni ottanta, la BMW acquista un terreno a nord di Monaco, dove sviluppa il Centro di Ricerca e Tecnologia (FIZ) con design, progettazione, laboratori di ricerca, costruzione di prototipi e uno stabilimento pilota completo. Nel 1985 i primi reparti diventano operativi. Il 1990 vede l’apertura ufficiale del FIZ, ampliato costantemente fino ai giorni nostri.
 

Pubblicato su Sprizz Magazine n. 0

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