domenica 27 febbraio 2011

Scozia, Le Highlands

10 consigli utili da ricordare
Testi e foto: Luciana Ognibene
Le Highlands sono la regione più selvaggia e pittoresca della Scozia: tanto verde, immensi laghi, paesaggi mozzafiato e castelli diroccati ovunque. Ecco la “top ten” delle cose da ricordare prima di mettersi in viaggio, per godere al meglio il fascino irresistibile della terra degli Highlanders!

1. Meglio in auto. 
La Scozia ha una rete di trasporto pubblico invidiabile, ma le Highlands hanno molte bellissime zone raggiungibili praticamente solo in auto. Le ottime offerte di autonoleggio sul web segnano un punto a favore delle quattro ruote contro l’ottimo, ma costoso, servizio ferroviario. Possibilmente, procuratevi anche un navigatore satellitare: le indicazioni stradali sono chiare e razionali, ma se sbagliate strada rischiate di vagare fuori rotta per centinaia di miglia! Occhio alle tariffe, il noleggio del GPS può essere particolarmente esoso (5-10 GBP al giorno): meglio portarlo dall’Italia.

2. Keep left!
Banale a dirsi, ma ricordatelo: in tutto il Regno Unito si guida alla rovescia! I primi 40 minuti di guida, ma nelle sconfinate pianure delle Highlands è facile imparare, anche perché le rotatorie sono quasi tutte opportunamente transennate e segnalate: in ogni caso ricordate che vanno prese in senso orario. Meno facile la guida in città: lasciate i centri urbani agli ultimi giorni di viaggio, quando avrete preso dimestichezza con la guida a sinistra. E attenti quando attaversate la strada: si guarda prima a destra!

3. Lasciate a casa l’ombrello. 
Non che in Scozia non piova: in Scozia piove quasi sempre. Ma il più delle volte piove a vento, quindi invece dell’ombrello (inutile), procuratevi qualche pratico poncho usa e getta: costano pochi centesimi, non occupano spazio e potete sempre tenerne uno in tasca, per proteggervi dalla pioggerella incessante. In caso di temporale, meglio cercare un museo! Se amate le passeggiate all’aria aperta, non dimenticate un buon paio di scarpe da trecking.

4. Dove dormire?
Leggerete ovunque che la Scozia è cara. Qualunque sia l’idea che vi siete fatti, è più cara di quello che pensate! Gli alberghi sono proibitivi, in compenso si può campeggiare praticamente ovunque (se siete tipi da tenda... e se la vostra tenda è a prova di pioggia). I Bed & Breakfast sono la vera gioia delle Highlands: a gestione privata, sarete realmente ospiti dei padroni di casa che vi prepareranno una sostanziosa “Highlander breakfast”: uova, salsicce, fagioli, verdura, e chi più ne, ha più ne metta. Il prezzo non è basso: dalle 25 alle 45 GBP a persona/notte. Se avete un budget non troppo ridotto, il B&B è il sistema migliore per vivere davvero la Scozia e i suoi ospitali abitanti, e non c’è bisogno di prenotare: ce ne sono ovunque. Al contrario, se siete orientati verso l’ostello vi conviene prendere contatti prima di partire: sono pochi e quasi sempre pieni, estremamente spartani e non economicissimi (orientativamente 15 GBP a persona/notte). Un buon compromesso è prenotare via internet dall’Italia: alcuni siti come LateRooms, eDreams, ecc., propongono ottime offerte che vi daranno accesso a guesthouse, lodges e appartamenti a prezzi molto vantaggiosi. Può essere uno spunto per pianificare il viaggio in base a dove si trova un letto per dormire.

5. Abituatevi a fare a meno di Internet. 
A differenza di altre zone d’Europa, gli internet point sono rari, soprattutto nelle Highlands. In compenso, se avete un iPhone o un pc portatile, molti locali pubblici offrono la wi-fi gratuita.

6. Voglia di castelli? Fate un abbonamento. 
Un esempio: la Historic Scotland propone l’Explorer Pass, che dà accesso gratuito a decine di attrazioni turistiche, dai castelli in rovina ai musei, distillerie comprese. Consigliatissimo.
 
7. Mangiare e bere. 
La cucina scozzese è ricca, speziata e decisamente non leggera: in più, probabilmente avrete fatto il pieno di energia con l’abbondante colazione! Per il pranzo conviene orientarsi verso le caffetterie che offrono zuppe e pietanze a base di patate e legumi, o i pratici Fish ‘n’ Chips. A cena la scelta è tra varietà di carne e pesce (salmone e baccalà) cucinati di solito in maniera elaborata, come l’ottima Steak & Ale Pie, il pasticcio di carne alla birra. Attenzione: c’è aglio praticamente ovunque! Se vi piace il genere, provate anche i ristoranti indiani: economici e di ottima qualità. Quanto alla birra, ricordate che in Scozia non ce n’è un solo tipo, e se chiedete semplicemente “a beer” vi guarderanno con aria interrogativa o vi porteranno una birra rossa. La nostra birra chiara è la “lager”, una birra piccola è “half-pint”, una birra media è “pint” (si legge “paint”).

8. Per le “provviste”, scegliete il discount. 
Meglio avere sempre con sé una scorta d’acqua, perché nelle Highlands i bar non sono così frequenti. Se poi volete anche preparare dei panini per le vostre gite, o se avete voglia di frutta e verdura fresca, l’ideale è fare acquisti in un discount. Troverete molti Spar, ma non sono affatto economici (al contrario, più sono piccoli e più sono cari): cercate piuttosto i Lidl. Ce ne sono di meno, ma hanno prezzi onesti e molta più scelta.

9. Non dimenticate la macchina fotografica. 
Una terra affascinante come le Highlands merita un reportage tutto rispetto, quindi fate scorta di memory card: gli appassionati troveranno spunti fotografici ovunque. Il cielo luminosissimo e gli specchi d’acqua vi faranno apprezzare un buon filtro polarizzante. Bagaglio permettendo, vi tornerà utile un cavalletto.

10. Liberatevi delle sterline scozzesi prima di ripartire. 
La Scozia emette banconota: la sterlina scozzese ha lo stesso valore della sterlina inglese, ma viene accettata solo in Scozia. Quando pagherete, spesso riceverete il resto in banconote scozzesi (soprattutto quelle di piccolo taglio): cercate di liberarvene prima di partire, perché sarà meno facile cambiarle rispetto alle sterline inglesi.
Oppure, spendete quello che vi resta all’Elvis Bar dell’aeroporto di Prestwick, con uno spuntino e un brindisi di addio a base di cucina tex-mex, e naturalmente ottima birra!
 
Pubblicato su Sprizz Magazine n. 0

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